Il rito della luce è sempre più diffuso nelle celebrazioni matrimoniali, e ciò non sorprende considerando quanta emozione e coinvolgimento caratterizzano questo momento.
Chiamato anche rito delle candele, esso è molto suggestivo e perciò piace a chi è legato alle tradizioni, ma presenta anche un aspetto originale e simbolico.
Il rito della luce rappresenta in modo molto toccante l’unione degli sposi, e può essere celebrato durante il matrimonio sia civile che religioso; in questa seconda ipotesi deve essere preventivamente richiesta l’autorizzazione al parroco.
Del resto, la Bibbia è piena di riferimenti alla luce, e l’accensione del cero è prevista anche in altri sacramenti come il battesimo.
La cerimonia della luce è molto semplice quanto significativa: essa prevede che ciascuno degli sposi abbia in mano una candela, con la quale si accende insieme un cero.
La fiamma alimentata dagli sposi rappresenta due vite che si uniscono in una sola cosa, e proseguono il loro cammino nella luce; il cero simboleggia l’unione della coppia e la nuova vita come famiglia.
Le due candele sorrette dagli sposi vengono spente una volta che hanno acceso insieme il cero.
Tuttavia, si può scegliere di continuare a tenere accese le due candele, per simboleggiare l’amore anche nei confronti delle rispettive famiglie di provenienza.
Le candele usate durante il rito possono essere conservate e riutilizzate per gli anniversari più significativi, ad esempio per festeggiare il 25° anno di matrimonio.
Il rito della luce spesso prevede anche una lettura ed un sottofondo musicale, che accompagnano i gesti degli sposi sottolineando la solennità del momento.
La lettura di un brano può essere fatta dagli sposi, oppure se si teme che l’emozione prenda il sopravvento si possono coinvolgere i testimoni.
Se il matrimonio si svolge in chiesa la scelta può ricadere su un brano della Bibbia; diversamente, possono essere delle frasi d’amore, o delle riflessioni che raccontano la vita di coppia dei futuri sposi.
Generalmente il rito della luce ha luogo subito dopo lo scambio delle fedi nuziali, ma è bene precisare che non esiste una regola ferrea da rispettare.
Nell’eventualità che la chiesa non consenta questa celebrazione, essa si può organizzare in apertura del ricevimento.
Ma praticamente cosa occorre per compiere il rito della luce?
Ovviamente sono necessarie due candele a stelo ed un cero, chiamato anche moccolo.
Si può decidere di appoggiare il cero in un recipiente che contenga petali, sabbia, pietre colorate; anche le candele seguiranno il gusto degli sposi: bianche, colorate, decorate con nastrini, sicuramente andranno scelte tenendo conto dello stile dell’allestimento.
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